Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico italiano, Roberto Rossellini nasce a Roma nel 1906. Figlio del noto architetto che realizzò la prima sala cinematografica di Roma, il teatro Barberini, Rossellini frequenta il mondo del cinema sin da piccolo. Cresciuto, inizia a lavorare presso la sala sperimentando tutte le mansioni legate alla creazione di un film, acquisendo solide competenze in tutti i campi.

All’inizio della sua carriera, che coincide con gli anni della dittatura fascista, realizza film di regime e di propaganda bellica, come La nave bianca, suo primo lungometraggio, Un pilota ritorna e L’uomo dalla croce.

Al termine della guerra, il regista dirige Roma città aperta, una vivida cronaca dell’occupazione della capitale italiana da parte dei nazisti e della sua liberazione ad opera delle truppe alleate. Il film è considerato il manifesto del neorealismo, un movimento cinematografico che punta a descrivere fedelmente la realtà quotidiana così com’è, nuda e cruda. Il film, che insieme a Paisà e a Germania anno zero, fa parte della Trilogia della guerra antifascista, vince la Palma d’Oro al Festival di Cannes nel 1946.

Successivamente, realizza Stromboli – Terra di Dio (1950), Europa ’51 (1952) e Viaggio in Italia (1953), tutti sul tema della crisi spirituale e con l’attrice Ingrid Bergman come protagonista femminile.

Nel 1965 il regista lascia il cinema per la televisione, per dedicarsi ad un progetto enciclopedico-didattico che porterà avanti fino alla fine della sua vita. Realizza una serie di ritratti di personaggi storici e serie televisive che raccontano la storia e l’evoluzione della cultura occidentale con estrema obiettività.

 “Non voglio girare bei film, voglio girare film utili. Cerco di catturare la realtà, nient’altro”.