Guglielmo Marconi nato a Bologna il 25 aprile 1874, è stato il fisico e inventore italiano al quale si attribuisce lo sviluppo di un efficace sistema di comunicazione con la telegrafia senza fili via onde radio o radiotelegrafo che ottenne notevole diffusione, la cui evoluzione portò allo sviluppo dei moderni sistemi e metodi di radiocomunicazione, la televisione e in generale tutti i sistemi che utilizzano le comunicazioni senza fili, che gli valse il premio Nobel per la fisica nel 1909.

La radio rivoluziona completamente i sistemi di comunicazione e diventa fondamentale per la storia dell’umanità.

Anche altri scienziati e inventori hanno contribuito all'invenzione della telegrafia senza fili o hanno effettuato esperimenti simili negli stessi anni, come ad esempio Heinrich Hertz nel 1886, Nikola Tesla nel 1893, Carl Ferdinand Braun, Thomas Edison, Aleksandr Popov, Augusto Righi e altri.

Nel 1894, sulla base degli esperimenti compiuti dal fisico tedesco Hertz sulle onde elettromagnetiche, Marconi intuisce la possibilità di sfruttare le onde elettromagnetiche per la trasmissione a distanza.

Il trasmettitore di Marconi si rivelerà l'unico valido per le radiocomunicazioni a brevi e grandi distanze. Inoltre, egli introduce in campo scientifico anche il concetto di antenna come sistema per lanciare e raccogliere onde elettromagnetiche.

Nel 2 giugno del 1896 Marconi a Londra deposita diversi brevetti, tra cui quello definitivo per la radio.

L’origine dell’invenzione fu poi messa in discussione. Sino a quando nel 1911 la High Court britannica ne riconobbe la paternità a Marconi, mentre nel 1943 la Corte Suprema degli Stati Uniti riconobbe sul territorio USA la precedenza ai brevetti di Tesla.