Gli studenti del primo e del secondo anno della SISU hanno recentemente visitato la mostra Marco Polo. Le novità e le cose inusitate, allestita presso Attila Shanghai dall’Istituto Italiano di Cultura di Shanghai in collaborazione con il Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino.

L’evento, un’importante occasione di approfondimento extracurricolare, è stato reso possibile grazie alla cortese disponibilità e all’invito dell’Istituto Italiano di Cultura, che ha messo a disposizione degli studenti Marco Lovisetto, il curatore della mostra e Matteo Moretti, l'adetto culturare dell'IIC a Shanghai. La guida esperta di Lovisetto è stata fondamentale per illuminare il ricco e stratificato dialogo creatosi, attraverso i secoli, tra tre figure d’eccezione: Marco Polo, Italo Calvino e Alessandro Armando.

Il percorso espositivo ha offerto ai nostri studenti la rara opportunità di seguire le orme del celebre viaggiatore veneziano non in modo passivo, ma attraverso un prisma multiculturale e moderno. La guida ha sapientemente spiegato come le cronache del Milione abbiano innescato una catena di immaginazione, arrivando a ispirare uno dei capolavori della letteratura italiana del Novecento, Le città invisibili di Italo Calvino.

Proprio da questo dialogo ideale tra il resoconto medievale e la rielaborazione letteraria contemporanea sono scaturite le opere in mostra: gli acquarelli dell’architetto e artista Alessandro Armando. Attraverso le sue immagini, i nostri studenti hanno potuto “vedere” le città calviniane, che a loro volta reinterpretano le “cose inusitate” descritte da Marco Polo e immaginate da Qubilai Khan, in un affascinante cortocircuito tra realtà, finzione e visione.

La visita è stata molto più di un semplice tour; è stata un’esperienza immersiva che ha mostrato come un testo antico possa continuare a generare nuova creatività, nuove domande e nuove forme d’arte. Ha sottolineato il valore di un dialogo interculturale che, partendo dalla Cina di Qubilai Khan, arriva fino alla Shanghai di oggi, passando per la sensibilità italiana. 

Il Dipartimento di Italiano della SISU esprime un sentito ringraziamento all’Istituto Italiano di Cultura di Shanghai per questa preziosa collaborazione, che ha permesso ai nostri studenti di arricchire il loro bagaglio culturale e di comprendere, in modo tangibile, le infinite possibilità del racconto e dell’incontro tra diverse discipline. Un viaggio nella memoria e nell’immaginazione che continua a ispirare il presente.