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Alla scoperta dell'Abisso del Bifurto


20 October 2021 | By itadmin | SISU

Recentemente si è svolta la 78a edizione della Mostra del Cinema di Venezia (Settembre 2021). Alla mostra hanno partecipato molti film e tra questi il film di Michelangelo Frammentino, intitolato Il buco, non solo ha vinto il premio speciale della giuria ma ha riacceso l’interesse per la Calabria e, in particolare, per le sue peculiarità naturali. Il film narra con sguardo poetico un viaggio nelle profondità della Terra. E subito salta in mente il romanzo Viaggio al centro della Terra (1864) dello scrittore francese Jules Verne.

Il film si basa su eventi reali. Infatti, nel 1961, un gruppo di speleologi piemontesi si avventurò in Calabria per esplorare l’interno dell’allora inesplorato Abisso del Bifurto e scoprirono una delle grotte più profonde del mondo.  

L’Abisso del Bifurto è una grotta profonda 683 metri che si trova nel parco nazionale del Pollino (internazionalmente noto come Pollino Global Geopark). Si tratta della cavità più profonda d’Italia e, all’epoca la terza del pianeta.

In base ai ricordi di Maurizio di Maio, che partecipò all’operazione del 1961, la squadra arrivò a 700 metri di profondità attraverso passaggi molto stretti e pozze d’acqua. A quelle profondità c’erano varie difficoltà: come nutrirsi e dissetarsi. Non potevano, infatti, trasportare molto cibo perché dovevano viaggiare leggeri, e non potevano bere l’acqua delle pozze perché l’acqua era imbevibile: i contadini vi gettavano le carcasse delle bestie morte.

Nonostante le difficoltà, quello che i membri della squadra ricordano con maggiore emozione è il divertimento e la curiosità che li spinse ad entrare nella grotta per cercare di scoprire dove quel buco andasse a finire.

Tornando al parco del Pollino, è sicuramente una meta da visitare per coloro che si trovano nel Sud Italia in vacanza. Il parco, considerato sito patrimonio mondiale dall’UNESCO dal 2015, è il più grande parco nazionale d'Italia e attraversa due regioni: la Calabria e la Basilicata. Qui la natura è ancora selvaggia e intoccata e si possono vedere bellissimi fiori e animali protetti. Quando arriva la primavera, è tradizione fare una escursione, con gli amici o con la famiglia, lungo i sentieri del parco, in particolare durante il Lunedì dell'Angelo. L'escursione dura un giorno intero perché il parco è molto grande e, di solito, ci si porta il pranzo al sacco. Insomma, una meta imperdibile per gli amanti della natura e dell'aria aperta!

 

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