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La VI Edizione di “Italia Ciao”


01 December 2019 | By itadmin | SISU

       

Il giorno 27/12/2019 presso l’Istituto di Italiano di Cultura di Pechino si è svolta la VI edizione di “Italia Ciao”, “Gara di oratoria e di discussione accademica in lingua italiana”. La gara annuale è rivolta a tutti gli studenti di italiano delle università cinesi. Negli ultimi due anni la competizione ha avuto delle caratteristiche diverse rispetto alle precedenti edizioni.

 

Come si evince dal titolo, è una” gara di retorica e di discussione accademica”. Gli studenti non solo devono dimostrare competenze linguistiche di ottimo livello, ma anche capacità di analisi e di sintesi su temi scelti e approfonditi attraverso un attento studio scientifico e discussi di fronte ad una giuria di esperti italianisti.

A questa edizione hanno partecipato “tutte le ventidue università con corsi di laurea  italianistici”, in base alle informazioni fornite dall’ IICPechino.

 

 La gara ha visto “ in crescita ulteriore il numero dei concorrenti con 9 partecipanti nella categoria degli studenti di laurea magistrale”. La gara si rivolge agli studenti di laurea di primo livello, soprattutto del quarto anno, e agli studenti di laurea magistrale.

 

Gli studenti di laurea di primo livello possono scegliere uno dei cinque temi proposti dalla Commissione; gli studenti della laurea magistrale possono presentare un tema liberamente scelto o uno dei temi proposti per la laurea di primo livello. Pochi giorni prima della gara, i concorrenti devono inviare una sintesi del loro lavoro oggetto di discussione che non deve superare una cartella editoriale.

 

Questi sono stati i temi previsti per questa edizione:

1) Presentazione di un libro “italiano” a scelta (letteratura o saggistica, in lingua italiana o tradotto) che ho letto recentemente. [Se letteratura, deve essere di un autore italiano; se saggistica, deve essere su contenuti riguardanti l’Italia].

2) A vostro parere, nel programma di studi di un corso di laurea universitaria in lingua italiana, quale spazio e che livello di approfondimento dovrebbero avere gli insegnamenti di materie non direttamente legate alla glottodidattica, come ad esempio: storia della letteratura, filologia, linguistica generale, storia, storia dell’arte, storia della filosofia, ecc. ? Quanto spazio hanno già nella vostra facoltà ? Suggerite di incrementare la quantità e la qualità di questi insegnamenti? Qualche proposta concreta su come farlo ?

3) “学而不思,思而不学È uno fra i motti più celebri del Lun Yu》(”Gli Analecta”di Confucio. Come tradurlo e commentarlo correttamente immaginando di tenere una lectio sull’argomento per un pubblico di studenti universitari italiani?

4) Ostinazione e coerenza, obbedienza e disciplina, dogma e norma. Tre coppie di concetti che superficialmente possono sembrare vicini, ma nel loro significato sostanziale sono invece molto diversi. Confonderli ha conseguenze pesanti sulla nostra coscienza e sui nostri comportamenti.

5) In un’epoca nella quale l’estrema specializzazione del sapere e della ricerca scientifica sembra rendere impossibile una formazione culturale poliedrica ed interdisciplinare della persona, è sempre più difficile perseguire una visione globale e mantenere una coscienza olistica nei confronti del mondo che ci circonda. In che modo, ammesso sia possibile, potremmo rileggere ed ereditare quell’ideale umanista rinascimentale dell’“homo universalis” così vividamente incarnato dall’opera e dalla vita di Leonardo da Vinci ?

 

Di seguito riportiamo i nomi dei componenti della giuria:

Franco Amadei, Direttore Istituto Italiano di Cultura di Pechino; Dott. Fausto Tatarella, Presidente, Cesanamedia China; Dott.ssa Elisa Messina; Dott. Marco Pasciuti, Docente della Scuola dell’Ambasciata d’ Italia a Pechino.

 

Per la gara sono state previste due sezioni. Nella prima sezione hanno partecipato quindici studenti della laurea di primo livello; nella seconda sezione nove studenti della laurea specialistica.

 

Per gli studenti della laurea di primo livello sono stati concessi rigorosamente cinque minuti di presentazione della tesi e cinque minuti di discussione accademica; per gli studenti della laurea specialistica sei minuti di presentazione della tesi e sei minuti di discussione accademica.

 

In un clima di cordialità e di serenità i giudici hanno posto domande puntuali al fine di verificare le competenze di analisi, di sintesi e, attraverso una discussione serrata, il livello di approfondimento scientifico di quanto trattatola preparazione generale degli studenti è risultata decisamente buona e in alcuni casi ottima. La competizione è stata un’occasione di crescita umana e intellettuale, uno stimolo per migliorare attraverso il confronto. 

Al termine della gara, il Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura Franco Amadei, a nome anche della giuria, ha espresso soddisfazione complimentandosi con tutti gli studenti per la loro serietà e la loro preparazione. Scegliere i vincitori è stato difficile, anche se tutti gli studenti devono considerarsi vincitori per il fatto stesso di essersi messi alla prova in questa gara di alta professionalità.

 

Due studentesse della SISU, Shanghai International Studies University, hanno partecipato alla gara presentando due lavori adeguatamente approfonditi,  Liu Wei e Danni Wang:

Riflettere sul significato delle parole per agire con consapevolezza”  (Liu Wei, studentessa del quarto anno della  laurea di primo livello)

“Aspetti del Settentrionalismo nella lingua italiana” (Danni Wang, studentessa del primo anno della laurea magistrale)

 

I due lavori sono stati apprezzati dalla giuria per la completezza e l’adeguato approfondimento. Le ragazze hanno discusso con competenza e sicurezza.

La studentessa Liu Wei si è distinta non solo per il lavoro accurato sul piano semantico ed etimologico, ma anche per l’analisi della complessità e delle sfumature dei significati che stimolano l’approfondimento e la riflessione. Questi aspetti sono stati particolarmente apprezzati dai giudici che le hanno assegnato il secondo premio con grande soddisfazione della studentessa e di tutti.

 

 

 

 

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